martedì 22 gennaio 2008

Noam Chomsky sulla vicenda Papa-Sapienza, negli USA è peggio

Articolo tratto da: http://www.rivistaonline.com/

Noam Chomsky sulla vicenda Papa-Sapienza, negli USA è peggio

Abbiamo chiesto a Noam Chomsky se l'episodio della "cacciata" del Papa dalla Sapienza trovi qualche termine di paragone nelle vicende di altri paesi laici. E' giusto o sbagliato contestare la più alta figura spirituale del mondo cattolico? E può questo episodio macchiare l'immagine internazionale dell'Italia?"Per trovare un paragone è sufficiente guardare alla campagna elettorale in corso negli USA", risponde Chomsky, esponente ebreo della sinistra radicale americana. "Uno dei candidati proviene dal movimento cristiano evangelista, il quale crede che il mondo sia stato creato 10 mila anni fa e che ogni singola parola della Bibbia sia vera alla lettera. Ciascuno dei candidati, poi, deve professare la sua profonda 'fede'. Uno, un mormone, a causa del suo atteggiamento considerato 'diffidente' (nei confronti della parola di Dio, n.d.r.), ha dovuto tenere un discorso dicendo che credeva in Gesù e via dicendo. Inoltre, il primo emendamento (della Costituzione americana, n.d.r.) permette ad una persona di qualunque credo di divenire presidente - con l'implicazione, però, di escludere chi è ateo. Nessuno ha mai contestato tutto ciò. Certo, chiunque verrà eletto dovrà rimpiazzare un presidente che, solo a gennaio del 2003, cercò di convincere Chirac a seguire gli Stati Uniti nella guerra contro l'Iraq citando passaggi di Ezechiele su Gog e Magog… E' vero, non è esattamente la stessa situazione (che si è presentata a Roma n.d.r.), ma potrebbe essere di gran lunga peggiore".Mentre l'Angelus in piazza S. Pietro si è tramutato in uno strumento di rivalsa politica, è lecito iniziare a sollevare qualche dubbio. A ben vedere, la rinuncia del Pontefice ha regalato al Vaticano una visibilità che non avrebbe mai avuto nel corso di una normale inaugurazione accademica. Plauderanno i membri di Comunione e Liberazione. Il mondo cattolico ne è uscito talmente rafforzato da poter incrinare il già precario equilibrio del Pd. La strada verso una corrente cattolica interna al partito è stata abbondantemente spianata e le previsioni di chi, al momento della sua nascita, ricordava i meccanismi della Democrazia Cristiana non sembrano più solo utopie. La spinta clericale, l'incitamento alla lotta di fazione, la caduta del Guardasigilli Mastella, la bufera del caso De Magistris-Forleo: senza scadere in banali ed incoerenti teorie complottiste è innegabile non intravedere un fil rouge che in qualche modo colleghi il tutto. Per Chomsky l'Italia non ha fatto nessuna figuraccia. Semmai, senza nessuna forma di contestazione, il rischio è quello di finire con un governo simil-Bush. E questo sì che sarebbe di gran lunga peggiore di una qualunque bagarre Sapienza-Chiesa.

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